Calze preventive o curative: quale modello scegliere?
Calze preventive o curative: quale modello scegliere?
In commercio si trovano calze di varia qualità e indicazioni. Molto frequentemente anche calze graduate in denari riportano il livello di compressione trasmesso alla caviglia che può in alcuni casi avvicinarsi come entità a quello caratteristico per calze curative, anche se raramente superiore ai 12 – 15 mm di mercurio.
Come si è già accennato in altre occasioni in questa rubrica vi sono importanti differenze strutturali tra calze preventive o di supporto e curative. Le seconde hanno solitamente livelli di compressione più elevati con una decrescenza della stessa verso l’alto atta a facilitare il ritorno venoso, dettata da normative internazionali e spesso certificata; le prime non possono invece garantire tali caratteristiche anche per le differenti modalità di tessitura e tipo di filati.
In ogni caso si deve sempre tenere presente che in caso di malattia venosa di una certa rilevanza, per esempio già in caso di presenza di varici, soprattutto se sintomatiche, vi è sicuramente indicazione a una calza terapeutica che dovrebbe sempre essere prescritta dal Medico tenendo in considerazione anche la conformazione della gamba nella scelta della taglia. Non si deve dimenticare che una calza terapeutica è del tutto equivalente a un farmaco per effetti ma anche controindicazioni e non può né deve essere scelta irrazionalmente.
Una calza preventiva, detta anche di supporto, trova invece il suo corretto utilizzo in tutti quei casi di insufficienza venosa iniziale, per persone che per varie ragioni sono costrette a lungo in piedi, magari ferme, che accusano pesantezza e lieve gonfiore la sera. Anche in questo caso però si deve porre attenzione alla conformazione della gamba o dell’arto in quanto se vi fossero importanti differenze di circonferenza tra gamba e coscia, per esempio in persone con rilevante sovrappeso, si potrebbero creare effetti “laccio” che potrebbero addirittura ostacolare, più che agevolare, il ritorno venoso, ottenendosi così l’esatto opposto dell’atteso e potenzialmente anche danni.
In molti casi i produttori riportano anche sulle confezioni di calze di supporto indicazioni per la scelta della taglia sulla base di peso ed altezza, nettamente più grossolane rispetto a quanto necessario per la scelta della taglia di calze terapeutiche ma comunque utili. Non bisogna mai comunque immaginare di poter acquistare questi prodotti riferendosi alla taglia che si utilizza normalmente con calze “moda”. Una calza elastica, indipendentemente dalla qualità e dalle indicazioni, deve sempre adattarsi e “vestire” al meglio la gamba cui è destinata per ottenere i migliori risultati